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EVENTI  ·  14. ottobre 2025

MArteLive festeggia i suoi primi 25 anni

di Redazione

Quest’anno il grande sistema artistico e culturale del MArteLive festeggia i suoi primi 25 anni, in attesa della Biennale MArteLive 2026, e lo fa con un’edizione speciale dal titolo MArteLive Connect, che il 14 e 15 ottobre si muove su 10 palchi tra il Lanificio (Via di Pietralata, 159A), cuore pulsante del Festival, l’Atelier Montez (Via di Pietralata, 147/A-B) e il MONK (Via Giuseppe Mirri, 35) di Roma.
Il festival dopo 25 anni continua ad essere un ponte tra passato e futuro, tra esperienze consolidate e sperimentazioni emergenti, facendo dialogare la scena nazionale e internazionale con i talenti di domani. Infatti, anche per questa nuova edizione, MArteLive conferma il suo carattere internazionale grazie alla presenza di artisti provenienti da tutta Europa, come Inghilterra, Australia e anche Iran.

Un aspetto che il festival ha acquistato dal 2022, fino a spingersi fisicamente oltre i confini italiani attraverso il progetto MArteLive Europe - co-finanziato dalla Commissione Europea attraverso il Programma Europa Creativa: è proprio in virtù di questo aspetto che MArteLive si conferma come un festival diffuso, capace di generare nuovi ponti e un forte impatto culturale, artistico, economico e sociale significativo, offrendo così numerose opportunità di crescita per giovani talenti e aprendo nuovi network di collaborazioni nazionali e internazionali. Tra le migliaia di artisti che si sono esibiti negli ultimi 25 anni, ce ne sono stati 1122 nella sola edizione 2024, con 66 presenze da Africa, Sud America, Austria, Nuova Zelanda, Belgio, India, Canada e molte altre nazioni. 

Cuore pulsante del festival, lo storico Concorso MArteLive diretto da Nadia Di Mastropietro rappresenta da sempre il più grande motore di scoperta e valorizzazione di nuovi talenti in Italia. Nato per offrire una vetrina a giovani artisti emergenti, negli anni ha dato spazio a migliaia di creativi che hanno potuto esibirsi accanto a nomi affermati della scena nazionale e internazionale. La formula multidisciplinare – che abbraccia 16 diverse categorie artistiche tra musica, teatro, danza, circo, arti visive, cinema, moda, letteratura e molto altro – trasforma ogni edizione in un laboratorio di sperimentazione e contaminazione, offrendo ai vincitori l’opportunità di accedere a percorsi professionali, residenze e network di collaborazioni. Con oltre 25 anni di storia, il concorso si conferma come un punto di riferimento unico nel panorama culturale europeo, capace di coniugare ricerca, innovazione e crescita artistica. 

Al centro di questa edizione, che testimonia come, da un quarto di secolo, MArteLive ha contribuito a trasformare Roma in una rete diffusa di luoghi, linguaggi e comunità creative, c’è l’idea di un’arte evolutiva – capace di irrompere, connettere e trasformare, attraversando spazi urbani e intimità personali.

Un’arte che non si limita a trasformare, ma che cresce e muta insieme ai suoi tempi. L’arte che MArteLive porta in scena invade e rigenera gli spazi urbani, scava nell’intimità delle persone, spezza convenzioni per ricomporle in visioni inedite. Un’arte che rinnova i linguaggi e reinventa la modernità.

«MArteLive Connect non celebra il passato: lo piega e lo trasforma, generando un presente che si apre al futuro…” - spiega lo storico ideatore e direttore artistico del MArteLive Giuseppe Casa - …perché mai più nella storia quegli artisti si incontreranno negli stessi spazi, sugli stessi palchi, creeranno le stesse alchimie, sotto le stesse luci: quello che accade a MArteLive Connect è qui ed ora, è irripetibile, uno scenario composto e vivo che trascina oltre le convenzioni culturali e sociali».


MArteLive Connect è un’esperienza totale: performance contemporanee, installazioni e linguaggi ibridi si intrecceranno in tempo reale, trasformando la città in un unico grande palcoscenico.

Non solo spettacolo, ma workshop ed energia condivisa: una comunità artistica che celebra 25 anni di scoperte, sperimentazioni e talenti lanciati da spazi non convenzionali, sempre protesa verso nuove avanguardie.

La possibilità di vivere un’esperienza evolutiva: camminare corridoi, respirare domande, scegliere stanze divergenti che aprono possibilità inattese. 

Il programma, come sempre, è multidisciplinare: musica e DJ set, teatro e letteratura, danza, arti visive, fotografia, videoarte, grafica, pittura, cinema, moda e artigianato, fumetto, circo contemporaneo, street art e installazioni site specific. Un caleidoscopio di linguaggi che si intrecciano e si contaminano in tempo reale, offrendo al pubblico l’esperienza di una città che pulsa di creatività. 

Il fulcro del festival è il Lanificio, spazio post-industriale che si trasformerà in un paesaggio di performance e installazioni attraverso Lo Spettacolo Totale, format storico del MArteLive, in cui 16 discipline artistiche (https://martelive.it/il-format/2/) si incontrano e si contaminano per dare vita a nuove esperienze, visioni e scoperte.

La novità è che quest’anno, per la prima volta, Lo Spettacolo Totale esce dai limiti di un solo spazio e, attraversando altri due locali - Atelier Montez e MONK - trova nuova linfa creativa e sinergica, portando in scena proposte innovative che esplorano non solo la multidisciplinarietà ma anche la multidimensionalità delle arti performative.

I luoghi del festival ospitano un’interessante line up composta da artisti di rilievo con una consolidata fama nazionale e internazionale, iniziando dagli apprezzati Fitness Forever che, proprio grazie a MArteLive, portano a Roma il loro disco/funk anni ‘70 per la prima volta dopo il successo dell’ultimo singolo A Vele Spiegate, in collaborazione con Calcutta, co-autore e voce del brano, ed estratto dal loro ultimo album “Amore e Salute”. Molto atteso anche il gruppo di Brighton Fujiya & Miyagi, noto per la sua musica elettronica sperimentale in cui si fondono Krautrock, dance, elettro pop e melodie post-punk. In programma anche l’esibizione del duo composto dall’ex Litfiba Gianni Maroccolo e Hugo Race, stretto collaboratore (tra i tanti) di Nick Cave, che portano a MArteLive il loro progetto congiunto “The Vigil”, un racconto evocativo ed un rito sonoro incentrato sul concetto di veglia; o ancora la compositrice e sassofonista emiliana Laura Agnusdei che ha di recente pubblicato l’album Flowers Are Blooming In Antarctica; il sound partenopeo di Pellegrino, produttore, dj e songwriter che incarna l’anima del funk disco, l’italo disco e il jazz; e drammaturgo e regista teatrale Daniele Timpano. MArteLive infine, accoglie anche i pionieri della musica elettronica Plaid, con le loro melodie sperimentali in cui l’innovazione tecnologica, l’AI e la musica anni ‘60-’70 si fondono per un risultato unico, Frenetik, con il suo mix di beat elettronici, strumenti reali e atmosfere cinematiche, ed i giovani Cecco e Cipo, apprezzati dalla critica di settore e dai giovanissimi - grazie anche alla loro partecipazione a XFactor - che con il loro ultimo album “Le Mirabolanti Avventure di Cecco e Cipo su Plutone”fanno una dichiarazione e un omaggio all’amore, su ciò che è stato e su ciò che è. 

Accanto ai grandi nomi, il festival ospita una scena indipendente ricca di personalità e sfumature: dai ritmi tribali e ipnotici di Damon Arabsolgar, già componente dei Mombao che si presenta a MArteLive con il suo progetto solista, si passa alle atmosfere raffinate e visionarie dei Memorials, gruppo inglese caratterizzato da un raffinato pop sperimentale che crea viaggi onirici in cui il psyco rock, si fonde in un folk fuori dagli schemi, con suggestioni elettroniche analogiche e jazz. Ancora poi la scrittura intima e poetica del pianista e compositore Angelo Trabace capace di trasformare la sua musica in un racconto condiviso, fino ad arrivare alla canzone introspettiva e sofisticata del concerto al buio di Valerio Vigliar. Si passa poi all’energia pulsante della prima compagnia di ballerini sordi The Silent Beat, l’ironia e la psichedelia dei Neoprimitivi con il loro primo album-suite “Orgia Mistero” con cui si sono imposti come i messia di un nuovo genere musicale, il krautrocksampler; la travolgente contaminazione funk-soul degli Orange Combutta che spaziano dalle colonne sonore alla sperimentazione per arrivare poi alla soul music e il new jazz, con un’attitudine hip hop nella produzione. Ad arricchire il programma si aggiungono anche le melodie ancestrali che si fondono con la sperimentazione contemporanea di Kety Fusco; l’intensità emotiva e la capacità di fondere sonorità classiche e contemporanee in un linguaggio unico e suggestivo proprie di Francesco Santalucia, le liriche improvvisate di Antonio Raia che ama relazionare la musica con le altre arti e non ama essere etichettato in un genere specifico, le ipnotiche chitarre di IKE, compositore jazz che propone un viaggio sonoro in cui si fondono spiritual jazz, ritmi nordafricani ed elettronica, creando un’esperienza musicale intensa e magnetica e la musica visionaria e ipnotica di The Delay In The Universal Loop. Spazio anche alla danza con Arianna Balestrieri le cui performance, in una fusione di danza contemporanea, vertical dance e ricerca fisica, esplorano il rapporto tra corpo, spazio e identità, fondendo tecnica, forza e sensibilità espressiva, all’arte circense di Daniele Antonini,  noto per la sua attività come clown, figura simbolo di autenticità e consapevolezza e per i suoi spettacoli che combinano divertimento e riflessione, l’arte dal forte impegno sociale di Davide Cocozza, pittore che fa delle sue opere uno strumento di denuncia, prendendo una chiara posizione ambientalista e di salvaguardia dell’ambiente e la poetica del Collettivo Ada che si muove tra teatro, danza, musica dal vivo, live visuals e sperimentazione multimediale. 

Lo sguardo al futuro è affidato invece ai vincitori e finalisti della Biennale MArteLive 2024: Rusty Brass (Musica), Marta Bulgherini (Teatro), Collettivo Neo (Danza), Noemi Agosta (Moda), Chiara Mastrangelo (Scultura), Angela Norelli (Cinema), Jacqueline Lentini (Fotografia), Giovanni Mariani (Illustrazione), Flaminia Colella (Letteratura) e Claudio Dinicoli (Circo). Giovani talenti che rappresentano la nuova linfa creativa e confermano la vocazione del festival a essere un luogo di visibilità e crescita per i giovani emergenti.

 

Il programma di MArteLive Connect è pensato per artisti, operatori culturali, curatori e curiosi e, oltrepassando i confini del festival, diventa anche laboratorio di competenze, inclusione e nuove visioni.



 

 

 

 

 

 

crediti foto: GDG press

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