di Redazione
L’inizio di un nuovo anno è sempre un periodo delicato, un momento di svolta e un’occasione per riflettere sui propri sogni e sulle proprie aspettative per il futuro nonché per
porsi degli obiettivi per i mesi che verranno.
Proprio per questo
Babbel, l’azienda per l’apprendimento delle lingue che offre lezioni live e su app, ha recentemente condotto un sondaggio - a cui hanno partecipato 1407 italiani e italiane -
in merito ai buoni propositi per il 2023 (quelli che, all’inglese, si chiamerebbero “New Year’s resolutions”).
Secondo i dati raccolti, per un italiano su due imparare una nuova lingua è in cima alla scala delle priorità per l’anno che verrà. Un risultato interessante, secondo gli analisti della
piattaforma, che conferma un trend già osservato in passato: ogni anno Babbel registra infatti, su scala globale, un record di iscrizioni proprio nel mese di gennaio. Se da una parte questa
tendenza deriva dalla consuetudine di imporsi, all’inizio di un nuovo anno, delle nuove e positive abitudini, dall’altro emerge anche che gli utenti italiani che si registrano a gennaio tendono a
restare fedeli alla piattaforma per un periodo di tempo in media più lungo di coloro che si iscrivono in un secondo momento; molti buoni propositi, quindi, non nascono impulsivamente ma sono
piuttosto espressione di desideri più profondi e ragionati.
IL RANKING 2023 TRA CRESCITA PERSONALE E BENESSERE
Tra i buoni propositi più comuni emersi dal sondaggio,oltre all’apprendimento di una nuova lingua, vi sono poi la volontà di investire sulla propria crescita
personale e professionale (menzionata dal 41% dei rispondenti), nonché il desiderio di concentrarsi sul proprio benessere mentale e di viaggiare (citati entrambi dal 38%).
Meno gettonati, invece, i classici “smettere di fumare” (al 5%) e “trovare l’anima gemella” (al 4%). Un altro elemento interessante è che spesso si tende ad individuare molteplici buoni
propositi: per molti italiani l’apprendimento di una nuova lingua, infatti, si accompagna alla volontà di lavorare sulla propria persona e di progredire in ambito lavorativo nei mesi a venire,
oppure al desiderio di passare periodi più o meno lunghi all’estero - correlazioni che si registrano del resto anche in merito alle motivazioni allo studio della lingua scelta.
A tal proposito, il 28% degli intervistati ha dichiarato che i motivi alla base della volontà di apprendere una nuova lingua sono cambiati nel tempo, mentre per il 72% sono rimasti uguali. Tra i
più durevoli un generale interesse per culture e lingue diverse dalle proprie (49%), mentre tra le “new entry” più popolari compaiono la volontà di avere maggiore fiducia in ciò che si fa (31%) e
l’intenzione di migliorare il proprio profilo professionale (19%).
A proposito di quest’ultima ambizione, ha commentato Roberta Riva, Responsabile Marketing Italia di Babbel for Business: “Negli ultimi anni abbiamo potuto notare che sempre
più italiani si iscrivono ai corsi di Babbel con l’intento di completare o arricchire la propria formazione professionale. Questo uno dei motivi che ci hanno portato al lancio, nel 2021,
dell’offerta Babbel for Business in Italia, una soluzione di apprendimento linguistico rivolta alle imprese, che consente loro di formare i dipendenti con un approccio che combina app, classi
virtuali e corsi di lingua strutturati e studiati ad hoc per chi si muove nel mondo del lavoro”.
OBIETTIVI E SOGNI CONDIVISI, OSTACOLI PIU' COMUNI
Sebbene i buoni propositi siano spesso individuali - e molti (il 34%) preferiscano mantenerli per sé - sono comunque tanti gli italiani che condividerebbero volentieri i propri sogni e obiettivi
con chi sta loro attorno: al primo posto la famiglia, a cui il 40% degli intervistati racconterebbe le proprie ambizioni, seguita dal proprio partner (per il 27%) e dalle amicizie più strette
(per il 25%). Solo un numero ridotto di rispondenti (il 4%) ne parlerebbe anche con colleghe e colleghi. Per quanto riguarda invece gli ostacoli maggiori al raggiungimento dei propri obiettivi
nell’anno trascorso compare di frequente la pandemia, che rappresenta la principale causa di fallimento per il 26% di chi non è riuscito a rimanere fedele ai propri buoni propositi. In generale,
il 57% degli intervistati, dichiara di avere riscontrato diverse difficoltà nella realizzazione dei propri progetti nel corso dell’anno passato, complice anche la carenza di occasioni sociali.
“Ascoltare i propri bisogni e poterli esprimere è molto importante; poterlo fare in un’altra lingua permette lo scambio e la comprensione reciproca anche con persone di Paesi diversi” -
ha commentato infine Gianluca Pedrotti, Principal Learning Content Editor di Babbel - “Con questo obiettivo sono state pensate le lezioni online di Babbel, nel corso delle
quali gli utenti vengono incoraggiati a discutere e confrontarsi tra loro sulle rispettive opinioni in merito ai vari temi. Tra i moduli messi a punto dai docenti certificati di Babbel Live,
anche uno intitolato proprio “life plans and dreams”, ‘progetti di vita e sogni’, durante il quale gli studenti apprendono e utilizzano, in conversazione, la terminologia utile a discutere della
propria idea di futuro nella lingua da loro scelta”.
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